mercoledì 23 settembre 2009

Ricominciare ? ….. Si ! Come ?

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Crolli%20in%20centro%20a%20L%27Aquila Tre settimane dopo il 6 Aprile 2009, mi organizzo per andare ad una riunione della Confesercenti dell’ Aquila presso il campo sportivo di Arischia. L’invito faceva intuire di essere importante per poter avere supporto e novità su come ripartire con le attività ,artigianali e commerciali, ormai ferme da quella notte terribile. La riunione era prevista per le 21 e 30 e decisi di mangiare presso la tendopoli del paese . Avevo trovato una sistemazione sulla costa , a Pineto , con la mia famiglia e migliaia di miei concittadini, e passai prima al mio appartamento a L’Aquila , con i Vigili del Fuoco , per prendere oggetti e abbigliamento . Poi , con la tristezza nel cuore nel rivedere le macerie e la distruzione lungo le strade che percorrevo in direzione Arischia , mi chiedevo , ancora esterefatto e allibito , come era stato possibile un evento del genere . Non riuscivo ad accettare quella realtà anche dopo diverse settimane e la preoccupazione per l’avvenire era sottolineata dal grigiore di quel pomeriggio e dalla martellante pioggia che già da un paio di giorni investiva l’Abruzzo .Con qualche difficoltà riuscii a trovare la tendopoli che , sotto un diluvio , si scorgeva appena per la mancanza di luci e la poca visibilità , nonostante i tergicristalli dell’auto veloci.

Ciò che mi colpi’ quella sera furono le tre cucchiaiate di minestra , un pezzo di carne e trenta piselli , si tanti ne contai, al punto che per la fame inzuppai due fette di pane nell’olio di condimento. Il fango regnava sovrano e ricopriva il manto erboso tipico dello stadio, la tenda dove si svolse la riunione era una chiesa per immigrati musulmani. Mi sembrava di essere fuori dal mondo , lontano da realtà a me sconosciute e che mi provocavano un senso di malessere generale.

Di positivo , nonostante l’insuccesso della riunione , c’era il fatto che comunque qualcosa cominciava a muoversi, e che , incontrando altre persone come me che avevano perso il lavoro oltre la casa, non mi faceva sentire solo , anzi aveva creato un punto di appoggio e un mal comune che quasi confortava l’idea di non essere il solo con quelle difficoltà .

Nel tornare sulla costa , nell’alloggio temporaneo , le domande cominciavano a formarsi una dietro l’altra , come se ad un certo punto il cervello cominciasse a pulsare , a innescare i contatti e a far muovere le cosiddette rotelle . Fuori diluviava ancora e l’autostrada era quasi deserta ma non sembrava più interessarmi. Qualcosa in me stava cambiando .Mi scoprii tutto insieme più reattivo , quasi un risvegliarmi da un torpore comatoso che sembrava quasi mi avesse distaccato da una realtà drammatica come quella che si stava vivendo e che probabilmente non voleva farmi soffrire in modo inutile ma intenso.

Devo trovare un punto di partenza , mi chiedevo, devo escogitare qualcosa per lavorare per me e per la mia famiglia . Devo capire a chi posso chiedere aiuto, e da dove cominciare per farlo. Mi devo proporre in modo costruttivo, non serve a niente piangersi addosso , devo pensare e muovermi in positivo, devo crederci , cogliere le opportunità . Peggio di cosi non può andare , posso soltanto risollevarmi.

Ma soprattutto pensai , è vero si, sono terremotato, sfollato , senza più casa e lavoro ……ma FORTUNATO. Cresceva in me la convinzione che le cose possono cambiare, migliorare ma essere artefici di se stessi e del proprio destino . Un passo alla volta e tutto sarà più facile . Ricominciare si può , perché si DEVE !!!!!!!!

domenica 20 settembre 2009

Ti do la mia Parola



"....Di solo una parola ,e l'anima mia sarà salvata ..." , recita cosi un passo della preghiera che conferisce al Cristo , nostro Signore , un potere attraverso il quale con una sua parola salva l'animo peccatore dal male ,purificandolo e rendendolo meritevole del perdono e quindi del paradiso.

Forse è da allora che è iniziato tutto.

L' uomo che insegue da sempre l'idea della potenza di Dio e che tenta di " avvicinarsi " all' espressione divina del Cristo sono riconosciute dalla notte dei tempi , ma , non potendosene appropiare pienamente e non avendone capacità alcuna di imitarlo ha iniziato ad avvalersi del mezzo attraverso il quale , Nostro Signore, esprime la propria grandezza : la parola !!!!

Siamo diventati tutti grandi oratori, in nome della democrazia ormai siamo "autorizzati" in quanto di diritto , a dire ciò che vogliamo , a chi vogliamo e come lo vogliamo dire.

Daltronte è vero, in un qualsiasi contesto dove ci troviamo a parlare di un argomento qualsiasi , ci sentiamo soddisfatti e fieri di noi stessi per aver ottenuto la ragione attraverso uno scambio di opinioni in cui prevali magari perchè sei più forbito o perchè utilizzi toni più o meno forti , mettendo in evidenza la tua nutrita schiera di parole profonde e sagge.

E invece bastano poche parole ed un ' espressione per capire cosa sia in fondo una delusione , un emozione , un ordine , un offesa , una condanna, una dichiarazione d'amore....ecc.ecc.

una sola parola può dire e dare tanto. può distruggere, ferire il cuore e l'animo, ma può incoraggiare, far capire cose importanti, farti sentire importante . ti fa toccare il cielo con un dito o ti condanna per sempre , magari per ciò che non sei . scoprirai una verità e ne conoscerai altre .

una semplice parola può darti ciò che una vita intera non ti potrà mai dare.

una semplice parola può rovinarti la vita , perdere un amico. la stessa parola te ne fa trovare altri e cambiare la tua vita.

Con le tue parole puoi dare solidarietà , amicizia , amore, riconoscenza . puoi far conoscere il tuo pensiero , trasmettere sensazioni , emozioni, posititività .

Attraverso le parole puoi sfogare la tua rabbia , colpire il tuo nemico........

La parola è un arma , letale , che non tutti possono usare perchè ci vuole un permesso . Tutti possono prenderlo ma non tutti sono in regola per ottenerlo . Il più delle volte manca un requisito : il buon senso.